Social Dialogue for a Union of Equality

Dialogo sociale per un’Unione di Uguaglianza

Progetto 101145648

Bando “Supporto al dialogo sociale”
Linee Prerogative sociali e competenze specifiche (SocPL)

Il progetto SD4EU (Dialogo sociale per un’Unione di uguaglianza) è finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del bando “Supporto al dialogo sociale” (SOCPL-2023-SOC-DIALOG).

Obiettivi

Il principale obiettivo del progetto è contribuire alla promozione del dialogo sociale, in linea con le finalità del bando

Ciò verrà realizzato potenziando la capacità delle parti sociali nazionali e rivitalizzando il dialogo sociale con un nuovo approccio più attento alle questioni di genere.

In questo modo, il progetto mira a migliorare l’efficacia delle iniziative di dialogo sociale nell’affrontare temi specifici e dibattuti come la parità salariale, la protezione sociale e l’equilibrio tra vita lavorativa e privata.

Approccio e attività

Il progetto riconosce il dialogo sociale come un potente strumento di innovazione e cambiamento, in questo caso nel campo della parità di genere.

Le parti sociali, grazie al loro ruolo cruciale nel mercato del lavoro, possono dare un contributo significativo a questa causa.

Per raggiungere gli obiettivi, il progetto prevede due attività principali, complementari e interconnesse:

Seminari transnazionali
Miglioreranno le competenze delle parti sociali, consentendo loro di partecipare più efficacemente nei processi di relazioni industriali.

Consenso su pratiche sensibili al genere
Il consorzio svilupperà pratiche che le parti sociali dovranno adottare in tutti gli aspetti del loro lavoro.

Prima di queste attività, il progetto condurrà una ricerca preparatoria che fornirà una solida base per i compiti successivi e aprirà la strada a un nuovo dialogo sociale sulla parità di genere. Gli obiettivi della ricerca includono:

  • Identificare il significato e l’approccio alla parità di genere adottati nelle politiche pubbliche e nella legislazione dell’UE;
  • Analizzare le implicazioni della legislazione UE sulla parità di genere e sull’approccio al genere in tre argomenti selezionati;
  • Rafforzare il ruolo delle parti sociali nell’affrontare le disuguaglianze di genere.

Allineamento con le politiche europee

La scelta di affrontare la sfida della parità di genere è in linea con gli orientamenti politici presentati da Ursula von der Leyen in “Un’Unione più ambiziosa – Il mio programma per l’Europa”, con il Pilastro europeo dei diritti sociali e il successivo Piano d’azione sul Pilastro europeo dei diritti sociali, con l’Impegno sociale e la Dichiarazione di Porto.

Il consorzio

Il progetto è guidato da Confprofessioni, Confederazione italiana libere professioni, principale associazione di rappresentanza dei liberi professionisti italiani, riconosciuta dal governo come parte sociale datoriale.

Il consorzio include:
Consiglio europeo delle libere professioni (CEPLIS), dal Belgio; Federazione delle associazioni professionali di Malta (MFPA); Unione delle libere professioni Intellettuali del Belgio (UNPLIB); EQUAL Ireland Education Research and Related Services Co. Ltd; Unione italiana dei lavoratori del turismo, commercio e servizi (UILTuCS), sindacato nazionale di categoria. Inoltre, partecipano al progetto come partner associati le seguenti organizzazioni: Unione nazionale delle libere professioni, dalla Francia (UNAPL), Università di Roma Tor Vergata; Eurocadres, Consiglio dei quadri europei.