L’ascesa delle donne nelle libere professioni in Europa: tendenze di crescita e sfide demografiche

Secondo il Rapporto sulle libere professioni di Confprofessioni, l’analisi dei dati Eurostat sui liberi professionisti in Europa evidenzia una tendenza principale: un significativo aumento della presenza femminile. I dati del 2009 e del 2023 mostrano un riequilibrio tra le quote maschili e femminili, dovuta alla crescita dell’occupazione nel settore delle libere professioni. La percentuale di professioniste in Europa è aumentata significativamente, sebbene persista una lieve prevalenza maschile. In particolare, la quota di donne tra i liberi professionisti è passata dal 41,9% del 2009 al 47,9% del 2023, indicando una crescente inclusione femminile nel settore. Questa tendenza rispecchia un fenomeno globale, con un crescente coinvolgimento femminile in settori un tempo dominati dagli uomini. Sebbene la quota maschile resti prevalente, la presenza femminile continua a crescere, con differenze significative tra i vari contesti regionali e settoriali.

In molti paesi europei, la componente femminile è ormai prevalente nelle libere professioni, e la partecipazione femminile è aumentata in modo significativo in alcune regioni, come il Sud Italia. Le differenze territoriali dipendono da fattori storici, culturali ed economici che influenzano l’accesso delle donne al mercato del lavoro, contribuendo a una progressiva riduzione delle disparità di genere.

In Italia, la presenza femminile varia significativamente a seconda del settore: è prevalente nella sanità e nell’assistenza sociale, ma rimane limitata nelle professioni tecniche e nei settori come commercio, finanza e immobiliare.

L’aumento della presenza femminile tra i liberi professionisti in Europa si accompagna a un’altra tendenza: il preoccupante invecchiamento della professione, con una riduzione della percentuale di professionisti sotto i 50 anni. Tuttavia, le libere professioniste sono mediamente più giovani rispetto ai colleghi uomini, grazie alla forte crescita di questa componente nel lungo periodo. Ciononostante, anche le donne non sono immuni dal processo di invecchiamento.

Questi fenomeni richiedono una riflessione sulle politiche occupazionali e sulle sfide demografiche, per garantire una maggiore inclusività e sostenibilità nel settore delle libere professioni.

Per maggiori informazioni, consulta il IX Rapporto sulle libere professioni in Italia – Anno 2024, realizzato dall’Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni.